Il Centro Internazionale Lasalliano (CIL), gestito dall’ex Segretariato per la Formazione, inizia il suo programma CIL 2024 con il tema dal titolo: “Programma per formatori lasalliani”.
Lo scorso 9 novembre 2023 si è tenuta una sessione online alla quale hanno partecipato 54 formatori lasalliani provenienti da 31 Paesi, in rappresentanza di 18 Distretti della rete lasalliana globale. Il messaggio chiave di Fratel Carlos Gabriel Gomez, Vicario Generale dell’Istituto, è stato il momento culminante della sessione, incentrato sullo sviluppo di nuovi approcci nella formazione e nel sostegno dei formatori lasalliani. Inoltre, questa sessione è servita come introduzione ad un incontro in presenza, più esteso, che si terrà a Roma nel gennaio 2024.
Il programma di questo evento, che durerà tre settimane presso la Casa Generalizia dell’Istituto, guiderà i formatori in un percorso delineato attraverso il Manuale del Pellegrino. Il programma mira ad ispirare questi formatori nel diventare catalizzatori del cambiamento.
Il concetto di essere lievito simboleggia l’invito a tutti i formatori lasalliani nel proporre idee innovative per rivitalizzare i programmi educativi, incorporando prospettive esterne, interne e di base.
Obiettivi principali del programma”, fa presente Fr. Rey Mejias, Segretario per la Formazione, sono:
- Riconoscere gli sforzi formativi dei nostri programmi di formazione esistenti per tutti i lasalliani in vari contesti culturali.
- Identificare gli elementi essenziali per la formazione dei lasalliani nel 21° secolo.
- Acquisire conoscenze sulle nozioni di protezione dei bambini che hanno un impatto sulla formazione.
- Acquisire competenze interculturali e aumentare l’apprezzamento delle influenze culturali che contribuiscono alla diversità nella formazione lasalliana.
- Esplorare i modi per integrare il Manuale del Pellegrino con gli attuali programmi di formazione nelle scuole/istituzioni lasalliane.
- Creare una rete formale di formatori nell’Istituto per futuri lavori di collaborazione formativa.
- Esaminare approcci innovativi per accompagnare i formatori lasalliani nelle nostre scuole e istituzioni, utilizzando il Manuale del Pellegrino e il Progetto Lievito come fonti formative.
Tre le ragioni per cui il Programma per Formatori Lasalliani, o CIL 2024, si differenzia dal CIL 2022.
“In primo luogo, tutti i partecipanti lavorano in un contesto scolastico o istituzionale, mentre il programma precedente era destinato esclusivamente alla formazione iniziale e permanente dei Fratelli”, fa presente Fr. Rey Mejias.
“In secondo luogo, c’è una preferenza intenzionale proprio per la selezione di formatori laici per questo programma, mentre quello precedente era esclusivamente per i Fratelli formatori”.
“In terzo luogo, prosegue Fr. Rey, “l’approccio è quello di integrare il Manuale del Pellegrino con il Progetto Lievito, promosso dall’attuale leadership istituzionale. L’immagine del lievito è davvero fonte d’ispirazione per i nostri formatori.
“Riflettendo sugli obiettivi del programma”, dice Fr. Rey Mejias, gli organizzatori del CIL 2024 sperano di vedere i formatori lasalliani, specialmente quelli coinvolti nell’ambiente scolastico e nei ministeri istituzionali, più entusiasti del futuro della formazione lasalliana per la missione. Vogliamo che essi acquisiscano sempre maggiori competenze e che apprezzino aspetti come gli itinerari formativi, gli aspetti psicologici, culturali, teologici, umani e spirituali”.
Ma oltre alle speranze e agli obiettivi formativi, vanno anche considerate le sfide. “Nel contesto lasalliano, il CIL 2024”, confessa Fr. Rey, “riconosce la mancanza di formatori qualificati che siano in grado di gestire le sfide legate alla psico-genesi e alla psico-dinamica, alla salvaguardia, all’essere formatore nel XXI secolo, al servizio per i poveri, all’interculturalità e all’identità. Abbiamo bisogno di persone esposte ad un programma di vita nella formazione e a una formazione permanente che comprenda l’informazione, l’accompagnamento, la correzione, il dialogo e il processo decisionale”.
Infatti, “come si legge nella presentazione del CIL 2024: ‘Il programma faciliterà la scoperta di nuovi itinerari di formazione per i lasalliani, per raggiungere una sempre migliore integrazione delle visioni teologiche e antropologiche, con rinnovate pedagogie educative per ottenere una crescita armoniosa tra le dimensioni spirituale, culturale e umana’ (p. 4). Il programma sottolinea che il Manuale del Pellegrino non è solo il presente, ma anche il futuro, attraverso esigenze già delineate nel Progetto Lievito.
La migliore strategia per affrontare le varie sfide del futuro è una formazione, per la quale la sfida più cruciale è lo sviluppo di un modello inclusivo che possa raggiungere tutti, specialmente le periferie.